The Power of Knowledge

Ruolata tra Oz Vessalius, Leo Baskeville e Rufus Barma

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  1. __shiroi
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    Emise un lievissimo sospiro di sollievo quando Leo intervenne, prendendo la parola. Per un attimo si era seriamente trovato in difficoltà e il fatto che il moro avesse comunque preso le sue "difese" l'aveva fatto calmare; non del tutto, okay, ma a sufficienza per riprendere il controllo di sé e valutare che cosa fare con più lucidità. Nonostante tutto non aveva mandato le cose all'aria - come si era aspettato che succedesse - nel dire di non essere in grado di far uscire fuori Jack; ciò evidentemente significava che Barma aveva qualche altra carta da giocare e che la partita non si era ancora chiusa. Sbuffò mentalmente. Già, per lui era tutto un gioco, quella faccenda, un passatempo come un altro, che gli sarebbe anche tornato utile se avesse ottenuto le informazioni che voleva.
    Tch, staremo a vedere.
    Oz non riusciva proprio più a digerirlo. Gli dava seriamente sui nervi, quel tipo. Si divertiva a prendere lui e Leo per i fondelli, come se entrambi fosse troppo stupidi per capirlo - o lui troppo intelligente per loro - e questo lo faceva letteralmente imbestialire. Credeva che mai, mai, in vita sua avrebbe trovato un essere più irritante di Break; l'albino aveva l'innata capacità di innervosirlo fino a livelli esasperanti, ma - Cristo! - quell'uomo lo faceva incazzare mille volte di più.
    Rimase in silenzio ad osservarlo, mentre il rosso si rivolgeva a Leo e poi tornava a puntare le sue iridi dal colorito spento su di lui. Sembrava quasi che lo stesse abilmente scrutando fin dentro i meandri più oscuri della sua anima, ma non abbassò lo sguardo; al contrario, lo sostenne, senza timore.
    « Vanta una grande conoscenza, duca Barma. Immagino sappia già la risposta » rispose secco, spostandosi di qualche passo verso destra, in modo che il ventaglio non fosse più puntato nella sua direzione. Una mossa un po' sfacciata e quasi provocatoria, dovette ammetterlo, che in circostanze normali non avrebbe fatto. Ma già odiava particolarmente quando si cominciava a parlare di Jack Vessalius così sfacciatamente - in fin dei conti quel corpo era il suo, dannazione, ma ogni volta era come se non fosse altro che un mero pupazzo, il cui unico compito era permettere all'eroe, quando più gli aggradava, ovviamente, di tornare "in vita" attraverso di lui- ora non aveva proprio la pazienza necessaria per continuare a stare al suo gioco.
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31 replies since 28/9/2012, 15:34   371 views
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