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Serenaide
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Sfoggiò un ghigno alla reazione di Leo. Fino a qualche secondo fa sembrava volesse combinare chissà cosa e adesso era docile come un agnellino. Non sembra volere nulla di serio, domani mattina posso tranquillamente andarmene e far finta che non sia successo nulla. Nessuno ci rimarrà male si disse, prima di strusciarsi appena contro di lui, facendo finta di nulla.
«Vedi? Non sono io a piegarmi.» disse a voce un po' più alta per essere sicuro lo sentisse, prima di infilargli una mano sotto la maglietta ed accarezzargli un fianco.
Era etero, assolutamente, quella era un'eccezione.
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Quando Elliot ebbe la brillante idea di strusciarsi contro di lui, dovette mordersi forte il labbro inferiore per impedirsi di mugolare come un idiota. Improvvisamente, senza che lui potesse avere il tempo materiale di rendersene conto, la sua idea gli si era rivoltata contro.
“Mi sono messo nei guai da solo, eh?” si domandò, decidendo che doveva riprendere immediatamente il controllo. “Insomma, non sono mica una prostituta, questo tizio lo conosco da una manciata di ore”.
Una mano del ragazzo gli accarezzò un fianco e lui si affrettò a fermarlo, per poi voltarsi verso di lui, dovendo ammettere con se stesso che avrebbe fatto meglio a non provocarlo; senza contare che provocarlo mentre aveva quei vestiti addosso era stato davvero di pessimo gusto.
“Sono un idiota. Wow, che scoperta”.
«Complimenti, bella prova~. Ora però vai a fare la nanna, signor non-poi-così-etero~». -
Serenaide .
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Non c'era rimasto male. Questo perché lui era etero, completamente etero. Si ripeté che era meglio così e ringraziò il cielo di avere ancora un minimo di dignità. Si allontanò subito da Leo e sollevò le spalle.
«Tanto non avevo comunque intensione di fare nulla.» rispose tranquillo, per poi uscire ed infilarsi sotto le coperte. Era sessualmente frustrato, certo, e l'altro lo aveva chiaramente preso in giro, ma era meglio così.. -
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Rimase ancora qualche istante in bagno per "riprendersi" e poi si avviò direttamente al cucinino. Si permise un rapido sospiro e poi sciacquò rapidamente le due tazze che erano state abbandonate al proprio destino. Mise via i biscotti e poi si mise a letto.
Si chiese se dovesse scusarsi con Elliot.
"Ma va! Non c'è rimasto male, perché dovrei scusarmi?" Si domandò, per poi rispondersi che sì, si sarebbe scusato e l'avrebbe fatto perchè dopotutto era una persona decente, lui.
-Scusami... non avrei dovuto fare l'idiota in quel modo-. -
Serenaide .
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Rimase sorpreso quando Leo si scusò con lui. Non aveva fatto assolutamente nulla, anzi, semmai era stato lui a spingere lo scherzo -perché era uno scherzo, lui non aveva intenzione di andare a letto con un altro uomo- troppo oltre.
«Non preoccuparti, era solo uno scherzo, non mi aspettavo mica qualcosa» disse calmo «però non capisco perché ti sei comportato così.» ammise dopo un po'.. -
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Quindi Elliot non capiva perché si era comportato in quel modo...
"Oh, be', ti assicuro che siamo in due a non capirlo" pensò, per poi permettersi un sospiro.
-un "non ne ho idea" la accetti come risposta?~- chiese-magari è colpa della botta in testa~- scherzò
"Ceeerto... magari è che la botta non la volevo in testa" pensò, evitando accuratamente di dirlo ad alta voce.. -
Serenaide .
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In realtà non gli andava poi così bene come risposta, ma alla fine non erano affari suoi. Non avrebbe mai fatto nulla ma comunque, in caso avesse voluto, gli avrebbe fatto la figura dell'idiota. E poi lo aveva preso in giro.
Sospirò
«Come ti pare. In ogni caso non ti conviene fare così con tutti quelli che incontri, stavolta ti è andata bene, ma magari qualcun altro potrebbe reagire diversamente.» lo rimproverò. -
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Sbuffò come un bambino appena ripreso dalla madre. E la cosa era così assurda che si commentava da sé.
-prima di tutto, so difendermi. E poi anche tu ti sei sbilanciato un po' troppo, magari la prossima volta potresti venir stuprato da qualcuno che non sa stare agli scherzi e che potrebbe pensare che fai davvero cadere pe saponette~~-. -
Serenaide .
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«Certo, perché dopo quattro anni di addestramento militare stuprarmi sarà facile come bere un bicchier d'acqua, come no.» rispose ridendo «E non ero io quello piegato in un bagno, quindi non avrei rischiato comunque.»
Al massimo avrebbe rischiato di trovarsi una "sorpresina" tra le gambe e quindi di morire all'istante per l'imbarazzo.. -
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Si trattenne dal ridacchiare a sua volta, mettendo su un fintissiml broncio ed incrociando le braccia al petto.
Decise che, dopotutto, Elliot gli stava simpatico, per quanto potesse stargli simpatico un soldatino che probabilmente dal giorno dopo non avrebbe mai più rivisto.
-Oh, insomma, adesso non ci si può neanche più piegare che gli altri pensano male?~ o sei solo tu che sei un pervertito?~ - chiese scherzosamente. -
Serenaide .
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Rise divertito e si voltò verso lui.
«Non ti facevo così innocente. Il mondo lì fuori è molto pericoloso, devi aprire gli occhi.» rispose ironico posandogli una mano sulla spalla, come se fosse sinceramente preoccupato.. -
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Alla faccia simil-preoccupata di Elliot, scoppiò a ridere.
-Meno male che ci sei tu a mettermi in guardia, allora~~- ridacchiò lui.
-Tu, comunque, resti un pervertito~ te ne stavi approfittando~-. -
Serenaide .
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-Io? Approfittarmene? Guarda che sono etero, se non lo hai ancora capito.- ribatté calmo. Forse convincendo Leo avrebbe convinto anche il suo stupido cervello, . -
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Scoppiò a ridere di nuovo.
"Lui etero~? Certo, come no~" pensò, cercando di smettere di ridere. Sentì la milza cominciare a dolere, ma ci mise ancora qualche istante a smettere.
-Elliot, scusa se te lo dico, ma ho visto delle ciabatte a fiorellini molto più etero di te~~-. -
Serenaide .
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Sbuffò infastidito. Lui era etero, completamente, il fatto che fosse stato sul punto di portarsi a letto un uomo non lo rendeva meno etero. O forse sì?
-E perché non dovrei esserlo?- chiese incrociando le braccia.
Di accademie, librai ed esaurimenti nervosi. |
