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Leo sbadigliò sonoramente, per poi maledirsi all’istante per averlo fatto: era preoccupato per Elliot, non poteva perdere tempo a sentirsi stanco! Era inaccettabile, che razza di servitore era?
Anzi, peggio…: che razza di amico era?
Ci aveva pensato giorno e notte, non ricordava l’ultima volta in cui aveva chiuso occhio per dormire- grazie al cielo gli occhiali nascondevano magistralmente pure le occhiaie.
Ogni istante che passava poteva essere troppo tardi e lui aveva deciso che doveva chiedere aiuto, doveva parlare a qualcuno di quanto successo anni prima, doveva parlare di Elliot e Humpty Dumpty, forse c’era ancora un modo per salvare il suo padrone, il suo amico.
Nessuno della casata Nightray e al di fuori gli avrebbe dato ascolto, tranne forse i due figli adottivi, doveva rivolgersi ad uno di loro
Si permise un rapido sospiro; Vincent era decisamente squilibrato, non gli dava l’idea di qualcuno di cui potersi fidare, rimaneva solo Gilbert, l’unico che sembrava avere un briciolo di quoziente intellettivo.
Gli si avvicinò lentamente come solo chi cresciuto in un orfanotrofio sapeva essere, indeciso su come iniziare il discorso.
Decise di cominciare parlando del più e del meno per testare il terreno, in quel modo avrebbe potuto tirarsi indietro in qualunque momento.
«Non dovreste fumare, Gilbert-sama… Elliot starebbe malissimo se voi vi doveste ammalare, checché ne dica» disse atono, guardando fissi avanti a sé.
Edited by Miryul - 19/8/2012, 20:02 |
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