The Power of Knowledge

Ruolata tra Oz Vessalius, Leo Baskeville e Rufus Barma

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    ❝ one shot, one kill ❞

    Group
    Vessalius
    Posts
    1,602
    Reputation
    +3

    Status
    Dead


    CITAZIONE
    Dopo la Retrace 25; Continuo di Searching for something

    Legenda:
    descritto
    « parlato »
    pensato


    Oz si appoggiò al finestrino della carrozza, che, ondeggiando leggermente per via del sentiero irregolare su cui stavano passando, lo stava conducendo alla casata dei Barma. Quando la sera della visita di Leo aveva inviato il telegramma per richiedere udienza, aveva temuto che potesse ricevere un rifiuto. Invece la risposta era stata tempestiva e veloce, ma soprattutto positiva. Si stupì un po' di questo, visto che comunque aveva chiesto altre volte di poter parlare con il duca, ma ogni sua richiesta era stata declinata, o direttamente ignorata. Era sicuramente un buona notizia, quella di poter incontrare Rufus, eppure si sentiva leggermente irrequieto. Se da un lato avrebbero avuto le risposte che cercavano, dall'altro Oz non sapeva fino a che punto Barma sarebbe stato "disponibile" con loro, e soprattutto temeva che l'incontro sarebbe potuto andare storto. Sospirò, nel momento in cui scorse attraverso il vetro la magione. Aveva sentito tante voci sul conto di Rufus Barma, ma non avendolo mai incontrato di persona non sapeva esattamente che persona aspettarsi. Era consono del fatto che sarebbe stato un tipo abbastanza particolare - sempre secondo le voci - e che avesse una vasta conoscenza invidiabile. Però Gilbert non era stato così felice di sapere che sarebbe andato con Leo a fargli visita, e aveva dovuto faticare un po' per convincerlo a restare alla magione insieme ad Alice. Mentre rifletteva, sussultò, appena la carrozza di fermò. Non si era completamente accorto di essere già arrivato. Aprì la portiera e scese, mentre un lieve brezza gli scompigliava i capelli. L'edificio che gli si presentava davanti era decisamente imponente, ma come tutte le ville ducali, d'altronde. Guardò l'orologio, assicurandosi di essere in perfetto orario. Dopo aver ricevuto il telegramma di risposta da Barma, ne aveva mandato subito un altro a Leo, rimanendo d'accordo sull'incontrarsi direttamente alla villa nel giorno e all'orario stabiliti. 4 Dicembre alle 15:00 in punto.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    If that’s the best that I could be? Than I’d be another memory.

    Group
    Baskerville
    Posts
    2,262
    Reputation
    +5

    Status
    Ghost
    Leo era depresso.
    Quel tipo di depressione che più che farlo sembrare uno straccio, lo faceva sembrare sul punto di uccidere.
    Non solo era costretto a collaborare col peldicarota borioso, ma aveva nuovamente litigato con Elliot, pesantemente. Non era nemmeno quello a bruciargli, però, era abituato alle litigate col suo padrone... Ciò che gli faceva ribollire il sangue dalla collera era che quando Vanessa-sama aveva ribadito quanto lui fosse inadeguato, quanto fosse impensabile per un servo lasciare la casa del proprio padrone per andare in giro per conto proprio e per di più accompagnato da un Vessalius... Be', Elliot con tono velenoso si era detto per la prima volta d'accordo con la sorella.
    Strinse i pugni con rabbia, mentre aspettava che Oz arrivasse -lui era in anticipo di una mezz'ora abbondante-.
    "Elliot, idiota, se sto indagando su tutto questo è solo perché sospetto abbia a che fare con il poter rimediare alla situazione creatasi con Humpty Dumpty" pensò amaramente.
    Vide una carrozza avvicinarsi e salutò Oz con un cenno secco della mano quando lo vide scendere.
     
    Top
    .
  3. Vøice -
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    narrato
    «parlato» (sia di Rufus che delle altre persone)
    pensato



    Come ogni giorno, stavo tranquillo alla mia villa, sempre a leggere libri e fare continue ricerche su tutto quel che si potesse immaginare. La mia memoria non aveva limiti e assimilavo sempre più cose, diventando sempre più consapevole di molte cose, e perché lo facevo? Perché il sapere per me era la cosa più importante.
    A volte ricevevo richieste su facebook da persone diverse che volevano sapere delle cose, ma raramente accettavo, per il semplice fatto che non avevano mai nulla da dirmi che non sapessi in cambio, ed erano persone fastidiose e soprattutto inferiori.
    Tra quelle tante persone c' era anche il biondino del casato Vessalius, che in teoria era l' erede, Oz Vessalius. Ma perché accettai dopo un po' una sua richiesta di visita? Semplice, perché volevo capire cosa volesse da me, o meglio, cosa volesse tanto sapere e chiedere in una geniale presenza come la mia. Poi forse era il caso che conoscessi il successore dei Vessalius, solo per analizzarlo meglio, quanto potevo, su di lui non avevo cercato molto in passato.
    Stavo tranquillamente come ogni giorno in biblioteca. Lo avrei atteso lì, lui e il suo "amichetto" servitore di Elliot Nightray, Leo.

    a volte me ne esco con cazzate che non potevo non mettere, perdonatemi x° --> riferita alle parole cancellate


    Edited by Miryul - 28/9/2012, 18:45
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    ❝ one shot, one kill ❞

    Group
    Vessalius
    Posts
    1,602
    Reputation
    +3

    Status
    Dead
    Non appena alzò agli occhi dal quadrante, vide Leo rivolgergli un cenno in segno di saluto, e Oz fece altrettanto di rimando. Gli sorrise, mentre si avvicinava e accelerava man mano il passo per raggiungerlo. Non aveva ringraziato il cocchiere per averlo accompagnato fin lì, ma sorvolò sulla cosa non molto importante, tanto era sempre stato molto cortese. In quel momento aveva ben altro a cui pensare. Si trovò subito di fronte il moro, che dall'aspetto sembrava decisamente tutto tranne che contento di essere lì in quel momento. Lo capiva bene, vista la grande simpatia, soprattutto Leo, che avevano dimostrato nel parlare del duca Barma, ma se volevano davvero andare in fondo alla faccenda di Lacie avrebbero dovuto fare il sacrificio di sopportarlo e tentare in tutti i modi di estrapolargli le informazioni che cercavano.
    « Buongiorno! » esclamò, tenendo sempre in mano l'orologio « A quanto pare sei arrivato prima di me » cercò di sdrammatizzare, dal momento che sentiva a pelle una leggera tensione. Anche lui era piuttosto nervoso per l'incontro imminente, ma provava a non darlo a vedere più del necessario. Diede una veloce occhiata alla magione, prima di controllare nuovamente l'orario. Le 15:02.
    « Direi che possiamo entrare, è ora » disse con un tono tale da sembrare che i due stessero andando al patibolo. E in questo senso era anche vero, ma Oz voleva essere ottimista. Finalmente avrebbero risolto la faccenda, anche se aveva il vago presentimento che Lacie fosse solo l'inizio di una cosa ben più grande di quanto potessero immaginare. Salì con calma la scalinata che portava all'ingresso principale, al quale bussò in attesa dell'arrivo di qualche servitore che li conducesse dal duca.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    If that’s the best that I could be? Than I’d be another memory.

    Group
    Baskerville
    Posts
    2,262
    Reputation
    +5

    Status
    Ghost
    Quando Oz gli si avvicinò, si costrinse a sorridergli, non aveva senso scaricargli addosso il suo malumore.
    "Elliot idiota!" continuò, comunque, a pensare, provando l'irragionevole impulso di tornare alla magione dei Nightray solo per prendere a calci quel demente.
    «Buongiorno» rispose senza alcuna enfasi. Poteva non scaricargli addosso il suo cattivo umore, ma nessuno lo obbligava a mostrarsi entusiasta. «Avevo bisogno di non rimanere alla magione per non rischiare di impiccare accidentalmente Elliot, quindi sono uscito prima» disse per giustificare il suo anticipo.
    Infilò svogliatamente le mani in tasca e seguì il biondo fino all'ingresso principale.
    Tamburellò il pavimento con il piede, aspettando con impazienza che qualcuno venisse ad aprire loro la porta. Dopo un paio di minuti un uomo minuto e con l'aria spaurita si presentò davanti a loro, chiedendo la cortesia di seguirlo.
    Li guidò fino ad una grande porta in legno finemente intagliato, per poi assentarsi ed annunciarli a quello spocchioso del duca Barma.
     
    Top
    .
  6. Vøice -
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il servitore che avevo mandato a guidarli dove stavo, arrivò ad annunciarli, ma non alla mia vera forma, lui non sapeva del mio vero aspetto. Avevo lasciato lì davanti la mia figura che usavo spesso, di un uomo anziano coi baffi e vestiti eleganti, praticamente rotondo. No, non starò a dire il motivo.
    «Sono arrivati i due ragazzi, signor Barma.» mi disse, ovvero, disse alla mia figura anziana.
    «Falli entrare!» disse la figura che avevo creato con la sua voce roca, ottimista con un tono originale.
    Allora il servitore uscì e me li portò lì. Io ero in un angolo di quella stanza, la biblioteca. La visita di due mocciosi non doveva per nulla al mondo disturbare la mia sacra lettura che mi faceva immergere nella sapienza.
    «Potete entrare.» disse loro il servitore, per poi dileguarsi e andare a fare altro.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    ❝ one shot, one kill ❞

    Group
    Vessalius
    Posts
    1,602
    Reputation
    +3

    Status
    Dead
    Il minuto servitore che li aveva condotti per i corridoi della villa fino al massiccio portone in legno gli era parso un po' insicuro, se non addirittura spaventato. La sua voce era tremante e flebile, tant'è che Oz dovette sforzarsi parecchio per capire cosa dicesse, e andò anche più ad intuito che altro, quando finalmente l'uomo informò lui e Leo che Barma era pronto a riceverli e potevano entrare. Prese un respiro, un grosso respiro, rivolgendo uno sguardo al moro. Era arrivato il momento buono di gettare da parte l'orgoglio e tutti quei sentimenti di repulsione nei confronti del rosso che stavano per incontrare, prima di mettere piede lì dentro. Facendogli un cenno con la testa, come per dire "Andiamo", poggiò le mani sulla grossa porta, per poi spingere le ante e lasciare che si aprissero. La stanza che si presentò dinnanzi a loro era, quasi come uno scherzo del destino, ancora una volta una biblioteca. Una vasta ed enorme biblioteca, grande forse anche più di quella di Lutwidge, e vista la larga conoscenza che il duca vantava, Oz non si stupì per niente. E in più adesso aveva anche il biondo qualcosa di che vantarsi - ovvero aver visto praticamente metà delle migliori biblioteche della nazione. Si poteva benissimo ritenere soddisfatto di ciò. Varcò la soglia, e si guardò intorno, notando che qualcosa non andava. Infatti non c'era nessuno lì, o almeno era così che sembrava. Azzardò qualche altro passo, controllando nei piccoli corridoi creati dagli altri scaffali pieni di libri, ma non c'era letteralmente anima viva. Dov'è Rufus Barma? pensò, continuando a camminare a passo lento e a voltare lo sguardo ovunque gli fosse possibile. Iniziava a farsi un po' prendere dal panico, temendo che Barma li avesse presi in giro - da quel che aveva sentito dire, non sarebbe stata la prima né tanto meno l'ultima presa in giro dell'eccentrico duca, e poi il fatto che aveva accettato l'invito così in fretta gli era parso davvero fin troppo bello.
    « Leo, temo che gli non ci sia nessuno qui » disse, fermandosi un attimo. Fu proprio quando le sue speranze stavano miserabilmente crollando, che, nel guardare in quello che doveva essere il 5° corridoio che controllava, corse davanti a sé una figura bizzarra e alquanto tondeggiante. A prima vista, doveva essere un anzianotto, con quel paio di lunghi baffi e dalla forma davvero rotonda, ma ciò che faceva accapponare la pelle era il largo ghigno inquietante che aveva. Istintivamente, Oz avrebbe cacciato un urlo disumano, come chiunque sarebbe stato al posto suo, e invece rimase immobile a fissare l'uomo davanti a lui. Era comparso all'improvviso, l'unica cosa che l'aveva un po' spaventato, ma nonostante questo non rimase poi così turbato come credeva. Si aspettava già di trovare una persona fuori dal comune, in un certo senso anche a quei livelli. Ma alla fine, strambo o meno che fosse, non gli importava; se Barma era fatto così, non poteva farci nulla. Rimaneva sempre il duca a cui il biondo necessitava di strappare informazioni di vitale importanza. Abbozzò il miglior sorriso che riuscì a tirar fuori.
    « Oh, bene, lei deve essere Rufus Barma, piacere di conoscerla finalmente di persona » disse, con un lieve cenno del capo in segno di rispetto e saluto.
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    If that’s the best that I could be? Than I’d be another memory.

    Group
    Baskerville
    Posts
    2,262
    Reputation
    +5

    Status
    Ghost
    Ignorò completamente l’occhiata che gli lanciò Oz prima di entrare nella biblioteca. Era infantile e ne era perfettamente conscio, ma non aveva intenzione di mettere da parte il suo orgoglio, non del tutto.
    Già l’abbassarsi a chiedere udienza a quel tizio era stato un bruttissimo colpo per il suo ego, non si sarebbe abbassato a fare il gentile. Ovviamente non sarebbe stato nemmeno sgarbato, dopotutto le informazioni di Barma erano per loro di vitale importanza, ma finché quell’idiota non li avesse provocati, forse sarebbe riuscito ad essere almeno educato e ben disposto alla conversazione civile.
    Era la prima volta che entrava in una biblioteca e sentiva dentro sé solo repulsione; “questi sono i libri di quel pallone gonfiato” pensò, anche se obiettivamente dovette ammettere che era una biblioteca ben più vasta di quella di Lutwidge.
    “farò reclamo al preside per questo… è inaccettabile ch un privato abbia una biblioteca meglio fornita di quella di una scuola. Una scuola, accidenti!” pensò, per evitare di pensare all’imminente incontro del terzo tipo.
    Sentì distrattamente la voce di Oz che diceva che olte a loro due non c’era nessuno, ma proprio in quel momento entrò nel loro campo visivo qualcosa che avrebbe sicuramente tormentato le sue notti da lì fino alla fine dei suoi giorni.
    Agghiacciante.
    Era la parola adatta per descrivere l’individuo che avevano davanti, che di umano aveva ben poco. Anatomicamente lo scheletro umano non era in grado di sostenere tutto quel grasso e, soprattutto, non avrebbe potuto mantenere veramente quella forma perfettamente sferica; il collo era inesistente, non c’era nulla a collegare il corpo con una testa altrettanto rotonda con un naso davvero troppo lungo per essere reale. Ciò che gli fece più impressione, però, era la bocca… solo se squarciata una bocca poteva essere così larga da mostrare l’intera arcata dentale e la cosa metteva davvero i brividi, anche se qualcuno senza nozioni di anatomia avrebbe potuto trovarlo semplicemente buffo.
    Quando Oz si presentò amichevolmente, si voltò a guardarlo con l’aria stralunata; davvero non capiva che c’era qualcosa di tremendamente sbagliato –oltre all’aspetto fisico, beninteso-? Stava indagando con un idiota?
    “No, idiota non è” pensò, prima di tornare a rivolgere lo sguardo all’essere.
    «Oz, questa cosa non è il duca Barma» proferì tranquillamente «Oltre all’aspetto che non ha assolutamente nulla di umano, vorrei farti notare che in quanto duca, Barma dovrebbe essere un contraente di Pandora».
    Si avvicinò al sedicente duca, con aria disgustata, «i contraenti legali pagano un solo prezzo per il loro contratto, il non avanzamento dell’età. Tenendo conto che il precedente duca Barma è deceduto una quarantina d’anni fa, l’attuale duca dovrebbe presentarsi come un uomo la cui età va dai venti ai trent’anni» concluse, stizzito. Odiava che lo si prendesse in giro… senza ancora essersi fatto vedere Rufus Barma aveva appena oltrepassato la linea di sopportazione della su labile pazienza.
     
    Top
    .
  9. Vøice -
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    La reazione del piccolo Vessalius mi sorprese un po', e la cosa mi fece irritare, ma allo stesso tempo ero anche incuriosito. Non si era spaventato alla bizzarra figura che avevo creato, la mia solita. A differenza del ragazzino con lui, Leo Baskerville, non aveva ancora capito che era una figura finta.
    La figura rise divertito. Questo l' avevo previsto, Leo Baskerville non era mica un pezzente, era intelligente, ma non quanto me.
    «Sei terribilmente noioso, quattrocchi!» disse la figura divertita, indicandolo. Non mi sarei mostrato facilmente, ero sopra una scala a leggere un libro, in un angolo dell' enorme stanza, totalmente concentrato nella lettura.
    «Leo Baskerville, noiosissimo quattrocchi che va in una scuola che non è granché, e Oz Vessalius, il moccioso successore dei Vessalius, eh? Se davvero credete che io non sia il vero Barma, cercatemi!»
    Disse per poi scomparire. Ne avrei approfittato per prendermi gioco di loro per puro divertimento, prevedere le loro azioni sicuro che non avrebbero fatto niente oltre le cose che avevo previsto.
    Il fatto di irritare il moccioso con gli occhiali non mi faceva nè caldo nè freddo, lui non mi sopportava perché sapevo più cose di quante ne sapesse lui. Cosa credeva, di poter sapere più cose di un anziano come me? Tsk.
    Se mi avessero trovato, gli avrei concesso una risposta ad una domanda gratuitamente, e per altre domande avrebbero dovuto dirmi cose che io non sapevo, cosa davvero rara.
    Provate a trovarmi, mocciosi. pensai.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    ❝ one shot, one kill ❞

    Group
    Vessalius
    Posts
    1,602
    Reputation
    +3

    Status
    Dead
    Le prime parole che quella strana figura - perchè a quel punto anche Oz aveva appurato che non fosse il vero Duca - aveva sputato fuori erano di sicuro poche, ma ben taglienti, tant'è che nel giro di solo qualche minuto il biondo era già stato bollato come moccioso. Anzi, ad essere precisi IL moccioso successore dei Vessalius - ma non che la precisazione cambiasse il succo di quello che, visto il tono con cui era stato pronunciato, poteva benissimo essere preso come un insulto. Oz quanto meno ebbe il buonsenso di ignorare la cosa e non offendersi, anche perchè era proprio l'ultima cosa di cui si stava preoccupando in quel momento. Era stato preso alla sprovvista dalla sparizione dell'anziano sferico - e in certo senso fu un sollievo non vedere più quel ghigno agghiacciante - ma in quelle due frasi che aveva pronunciato, una cosa in particolare lo aveva scioccato. Leo Baskerville. Quel cognome era stato una sorta di fulmine a ciel sereno per il biondo.
    Oz voltò lo sguardo verso Leo, ad occhi sgranati. Lui è un Baskerville!? La domanda si formulò automaticamente, com'era ovvio, nella sua mente, e rimase lì a martellarlo per il dubbio. Non riusciva a crederci, o meglio non capiva come fosse possibile. La loro ricerca si era bloccata proprio per mancanza di informazioni su quella casata, i Baskerville, e una cosa del genere, talmente importante, Leo non l'avrebbe omessa. O almeno è così che sperava. Si erano addentrati insieme cercando di scoprire la verità sulla melodia dell'orologio, confidandosi a vicenda, e Oz non pensava proprio che il moro gli avesse mentito sul suo cognome o l'avesse preso in giro.
    « Leo...? »riuscì solo a farfugliare. Oz si fidava di lui; non sarebbe arrivato ad andare persino da Barma per una finzione. E allora, perchè? Rimuginò bene sulle parole del finto duca, decisamente più convinto che fosse stato lui a prendersi gioco di loro. Che possa aver sbagliato un'informazione tale? ipotizzò anche, ma date le vaste conoscenze del duca era parecchio improbabile che sbagliasse o parlasse a vanvera. Continuò a tenere lo sguardo fisso su Leo. E se nemmeno lui lo sapesse, di essere un Baskerville? Era un'ipotesi più che valida, e non faceva nemmeno una piega. Quante volte si scoprono cose sul proprio conto che nemmeno noi stessi ne sia a conoscenza? E non poté fare a meno di ripensare alla sua Cerimonia di Passaggio, durante la quale era finito nell'Abisso senza saperne il motivo.
    Dato l'enorme dubbio sollevato dall'anzianotto, la faccenda di trovare il vero Barma era passata automaticamente in secondo piano, anche se in realtà sarebbe dovuto essere una loro priorità.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    If that’s the best that I could be? Than I’d be another memory.

    Group
    Baskerville
    Posts
    2,262
    Reputation
    +5

    Status
    Ghost
    Era già sul punto di arrabbiarsi come una iena alla frase "Sei terribilmente noioso, quattrocchi", ma ciò che Barma disse dopo, ebbe il potere di congelare le ondate di ira che l'avevano attraversato.
    Leo Baskerville.
    L'aveva chiamato in quel modo e aveva sentito dentro di lui qualcosa crollare. Le sue -poche- certezze caddero miseramente in frantumi, come se non fossero mai esistite, ormai il tarlo del dubbio era stato inserito, non c'era modo di farlo andare via.
    "Quell'uomo è pazzo" pensò, guardando avanti a sé senza nemmeno vedere realmente cosa di stava davanti; rimase immobile, quasi temendo che muovendosi anche solo di un millimetro il filo dei suoi pensieri si potesse irrimediabilmente rompere.
    Sentì distrattamente Oz chiamarlo con voce flebile e dubbiosa, ma non ebbe la forza di dare segni di vita, la sua mente non gli stava dando scampo. Si ripeteva che era impossibile, eppure si ripeteva pure che, tutto sommato, poteva essere probabile.
    "no, non voglio avere nulla a che fare con quelle persone" pensò, spaventato.
    Diversi minuti dopo aver sentito la voce di oz, durante i queli era sempre rimasto immobile, riuscì a spiccicar parola, seppur im modo sconclusionato.
    «Quel che riesco a vedere... la connessione con l'Abisso» pausa. «No, non è possibile. O Barma è pazzo o ci sta prendendo in giro» concluse, riuscendo a tornare in pieno possesso delle sue facoltà. Istintivamente si aggiustò meglio gli occhiali sul naso.
    «In ogni caso, appena lo trovo gliele suono di santa ragione» borottò a bassissima voce, iniziando a perlustrare la biblioteca.
     
    Top
    .
  12. Vøice -
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Mi scappò un sorrisetto divertito, che nascosi tornando a leggere quel bel vecchio libro, più grande del mio braccio e piuttosto pesante, mente mi concentravo anche sui due mocciosi. Rivelando loro il vero nome del quattrocchi, sapevo già che il quattrocchi non ci avrebbe dato peso pensando che fossi pazzo, mentre il biondino si sarebbe shockato totalmente.
    Volevo sentire cosa sarebbe successo, anche se avevo già previsto tutto. Sarebbe stato un vero divertimento manovrarli con piccolissime informazioni vitali.
    Seguirete a perfezione le mie previsioni, mocciosi. pensai, continuando a leggere ogni parola di quel colosso chiamato libro, che parlava di molte cose, così tante che leggendolo avrei accumulato più informazioni di quante ne avevo accumulate in tre anni di ricerca. A cosa lavoravo? Ovvio, allo scoprire il perché della tragedia di Sablier. E c' ero vicino, c' ero così vicino. Dopo quel grande libro cui ero quasi alla fine, avrei letto un diario che avevo trovato tra le rovine di Sablier, totalmente consumato, ma era vitale, perché apparteneva niente meno che a Jack Vessalius.
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    ❝ one shot, one kill ❞

    Group
    Vessalius
    Posts
    1,602
    Reputation
    +3

    Status
    Dead
    Il fatto che Leo non desse in alcun modo segni di vita, dopo che lo aveva chiamato, sinceramente lo spaventò un po’, però gli diede anche in parte conferma a una delle sue ipotesi. Probabilmente, se le parole di Barma fossero vere, nemmeno lui sa di essere un Baskerville pensò, sempre guardando il moro. Lo osservò per una manciata di minuti, durante i quali l'altro se ne restò immobile, con lo sguardo fisso chissà dove, sicuramente a rimuginare sulle parole del duca. Era stato preso alla sprovvista esattamente come il biondo, a quanto pareva, ma Oz non riuscì comunque a stabilire se la sua espressione - per quel poco che poteva vedere con i larghi cerchi degli occhiali - rappresentava spavento o stupore, o addirittura entrambi. Azzardò un passo nella sua direzione, iniziando davvero a preoccuparsi, ma un attimo dopo Leo finalmente spiccicò parola, nonostante il discorso iniziale risultava sconnesso e senza senso. Tirò comunque un sospiro di sollievo. Riuscì a captare solo qualcosa riguardo a Barma fuori di testa e al prenderli in giro, insieme a un successivo borbottio - il volume della voce era troppo basso perché Oz potesse capire le parole - prima di vedere il moro iniziare a camminare in un direzione a caso del corridoio.
    « Leo-kun! » chiamò, per poi andargli dietro e raggiungerlo. Lo afferrò per un polso, nel tentativo di fermarlo. « Aspetta! ». In realtà, quella era stata più una cosa istintiva, che meditata, quindi nonostante gli aveva detto di aspettare, il biondo si ritrovò a non sapere che dirgli. Voleva far luce sulla questione del cognome Baskerville, questo era ovvio - il tarlo della curiosità cominciava a roderlo - ma vista la reazione di Leo, forse era meglio non fare domande al momento, e trattarla una volta trovato il duca. Si accorse solo dopo che stava stringendo con una certa pressione il polso del moro, così mollò subito la presa scusandosi. La loro priorità doveva tornare ad essere cercare e parlare con Barma. « La biblioteca è immensa; se ci mettiamo a girovagare alla rinfusa, chissà quanto tempo ci vorrà per trovarlo. Almeno prima di iniziare a cercare, non sarebbe meglio provare a pensare in quale parte di questa stanza si possa essere nascosto il duca? » propose infine, dandosi una veloce occhiata intorno.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    If that’s the best that I could be? Than I’d be another memory.

    Group
    Baskerville
    Posts
    2,262
    Reputation
    +5

    Status
    Ghost
    Dire che era teso come una corda di violino era un misero –miserissimo- eufemismo e fu per questo che quando Oz gli afferrò il polso per fermarlo, si voltò di scatto verso quest’ultimo.
    Riuscì miracolosamente a fare leva su quel poco di autocontrollo che aveva per non urlare addosso al giovane Vessalius di lasciarlo subito. Sapeva che non era il caso e quindi non lo fece.
    Dopotutto, dopo ciò che i Baskerville avevano fatto al biondo, per lui sarebbe stato più che legittimo allontanarlo solo per via di quel sospetto che era germogliato in loro per colpa di Barma… e invece stava ancora pensando di collaborare con lui.
    “Io al suo posto non l’avrei fatto. Avrei interrotto ogni collaborazione… o è terribilmente ingenuo o si fida davvero di me” pensò.
    No, Oz ne aveva viste davvero troppe per essere un ingenuo, quindi restava solo la possibilità che si fidasse di lui, ed era una bella sensazione, dopotutto.
    Si erano raccontati a vicenda le cose più assurde senza dubitare l’uno dell’altro, pensandoci bene gli sembrò logico che quella fiducia che s’era creata non fosse stata scalfita da due singole parole pronunciate da un vecchio nobile idiota privo di alcun tatto.
    Annuì lievemente «hai ragione, perderemmo troppo tempo a cercarlo a vuoto» disse, cominciando a pensare «Comunque non dev’essere troppo lontano dal punto dov’è apparso quel mostriciattolo. Non so molto su questo genere di cose, ma non credo possa manovrare quel fantoccio a lunga distanza» aggiunse con un sospiro, ritrovando la calma e ringraziando mentalmente Oz per non aver fatto domande su ciò che Barma aveva insinuato. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era un interrogatorio su qualcosa che nemmeno lui sapeva.
     
    Top
    .
  15. Vøice -
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Non mi soddisfò molto il fatto che il quattrocchi non avesse fatto niente se non replicare e far nascere una specie di litigio. Pazienza.
    Rimanevo a leggere parola su parola nell' enorme libro, solo attendendo che mi trovassero, e se non l' avessero fatto, non mi importava molto.
    Pensandoci, però, sarebbero stati utili per scoprire qualcosina, dato che in Leo Baskerville risiedeva l' anima di Glen Baskerville, a quanto avevo scoperto, ma poteva anche essere una notizia falsa. Però, a questo punto, avrei dovuto far rimanere il quattrocchi finché non gli avrei strappato qualche informazione relativa al suo passato. Le uniche cose che sapevo su di lui era che serviva Elliot Nightray, e che dentro di lui si trovava Glen Baskerville. Come lo scoprii fu arduo, e non sto a rivelare le mie fonti.
    Quanto ci mettono? pensai annoiato, chiudendo poi il libro, dato che l' avevo finito, rimettendolo a posto direttamente da dov' ero seduto.
     
    Top
    .
31 replies since 28/9/2012, 15:34   371 views
  Share  
.