Posts written by Fade To R e d

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    Ghhgh
    La verità è che anche se sembri tanto pucciosa, sei sadica quanto Cricchan ç_ç
    E ti odio <3
    E il video è bellerrimo come sempre <3
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    Oz sembrava spaventato quanto lui di vederselo davanti: be’, comprensibili, ormai i fili delle loro vite li muovevano Oswald e Jack, intenzionati a distruggersi tra loro.
    Be’, però in quel momento lui non era più sotto il controllo di Oswald e nemmeno Oz sembrava essere controllato dal falso Eroe.
    “Certo, anche l’ultima volta sembrava il solito Oz e alla fine ti sei ritrovato ferito quasi mortalmente” si disse.
    Vide la falce a terra, ma questo non lo rassicurava nemmeno un po’, dato che Jack disponeva di quelle dannatissime e dolorosissime catene.
    Mentre attendeva una risposta, si guardò attorno: la stanza era affollata di persone e c’erano evidenti segni di lotta ovunque, era tutto sottosopra. Non gli fu difficile indovinare cosa era successo.
    Oz e gli altri avevano tentato i liberare gli ostaggi –ora anch’essi presenti nella stanza- e da lì era scoppiata una vera e propria battaglia, ovviamente con i Baskerville in vantaggio… ma qualcosa doveva essere andato storto: Oswald aveva perso tutto il potere che aveva su di lui, era tornato ad essere nulla più che una fastidiosa voce nella sua testa.
    Tuttavia, non era l’unico ad essersi “fermato” tutti si guardavano attorno straniti, tutti avevano notato che qualcosa non andava assolutamente.
    “Ma cosa?”
    La risposta gli arrivò da Oz, quando finalmente si decise a parlare… erano tornati indietro nel tempo.
    Si sentì ghiacciare il sangue nelle vene: sapeva che l’intenzione di Oswald era di tornare indietro a prima della Tragedia, erano davvero tornati così tanto indietro?
    Si azzardò a chiudere gli occhi, anche se poteva essere un’ottima occasione per Jack di colpirlo. Doveva parlare con Oswald e per farlo doveva concentrarsi.
    Con un po’ di insistenza si fece dire che il sigillo era ancora incompleto, erano tornati indietro di un solo mese e solo le persone all’interno della stanza.
    «Un mese» mormorò.
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    Approvata
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    La scheda va bene, correggi solo "Leveille" con "Rèveil" e "Latowidge" con "Lutwidge" ... e poi usa lo scheletro scheda prestabilito che trovi qua.
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    Per qualche istante fu preso da un panico senza eguali… insomma, perché Elliot non andava ad aprirgli?
    Lo vedeva, era seduto sul letto a lucidare la spada, gli dava le spalle ed era bellissimo come sempre, ma perché gli stava dando le spalle?
    Doveva sicuramente averlo sentito, allora perché lo stava deliberatamente ignorando?
    Nella sua testa si affollarono tante ipotesi, una meno probabile e più delirante dell’altra: insomma, Elliot gli stava dando la schiena, quindi non era possibile che l’avesse riconosciuto ed avesse deciso di ignorarlo, magari arrabbiato per il suo essere “sparito” negli ultimi giorni.
    Magari era furioso.
    Magari lo odiava.
    “O magari semplicemente non ha sentito” si rispose, cercando di mantenere la calma: quella era la spiegazione più logica.
    Fu tentato di bussare ancora, magari leggermente più forte, ma non era sicuro. Se qualcuno l’avesse scoperto, non avrebbe davvero mai più rivisto Elliot.
    Non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo quando finalmente vide Elliot alzarsi e dirigersi verso la finestra.
    Si sentì trascinare dentro con impeto ed ebbe appena il tempo di annullare l’evocazione di Jabberwock prima di trovarsi di nuovo davanti agli occhi limpidi di Elliot, inequivocabilmente vivi.
    Vederlo, sentire il calore della sua mano sulla guancia e ascoltare di nuovo la sua voce probabilmente furono cose paragonabili –se non superiori- al paradiso.
    Lo strinse forte a sé, ance se sapeva che il biondo l’avrebbe rimproverato per questo, senza nemmeno la forza d rispondere alla sua domanda.
    Prima voleva essere sicuro di non essere in uno dei suoi sogni ricorrenti dove Elliot era vivo. Voleva essere sicuro che quella era la realtà, che il fato gli aveva davvero regalato una seconda opportunità.
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    Uh, benvenuto*^*
    Sono la leggiadra donzella (?) che ti ha segnalato il forum, ma si capisce abbastanza dall'avatar, direi <3
    Piacere di conoscerti, me è Alice (seh, mi piacerebbe) ma ormai mi chiamano Alicchi, quindi sei liberissimo di farlo anche tu.
    Spero che ti troverai bene^^ per qualsiasi cosa chiedi pure^^
    Ps: adoro il tuo avatar <3
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    Appena aveva capito che erano tornati indietro nel tempo, un solo pensiero aveva affollato la testa di Leo: Elliot.
    Se il tempo si era riavvolto, Elliot doveva essere ancora vivo.
    Sì, sicuramente.
    Doveva essere così…
    Sarebbe andato da lui, l’avrebbe salvato e poi sarebbero stati felici. Era così che doveva andare e così sarebbe andata.
    Con questi pensieri in testa, non riuscì proprio a capire il motivo per cui gli altri Baskerville gli impedivano di uscire e andare alla magione dei Nightray a reclamare ciò che gli apparteneva.
    Blateravano assurdità sulla sicurezza, sul fatto che Pandora avrebbe sicuramente cercato di ucciderlo, dato che ormai non sapevano più la verità sulla Tragedia.
    “Al diavolo!” pensò, incredibilmente frustrato, lanciando un vaso contro la porta dietro la quale era appena uscito Vincent dopo averlo recuperato al suo ennesimo tentativo di fuga.
    “Al diavolo! Sono un Baskerville, che mi attacchino pure, tanto non possono uccidermi!”
    Si abbandonò sul pavimento in preda allo sconforto. Voleva vedere Elliot, voleva assolutamente vederlo.
    Ne aveva bisogno, più bisogno dell’ossigeno.
    Voleva vedere di nuovo il suo sorriso, i suoi occhi. Voleva abbracciarlo tanto forte da farsi male e poi ridere dei rimproveri del biondo circa il mantenere un certo contegno.
    Voleva Elliot.
    Voleva.
    Elliot.
    E lo avrebbe avuto, gli apparteneva, era suo.
    Ormai i rimproveri vari sul fatto che sicuramente Pandora teneva sotto osservazione la magione dei Nightray -«E’ il primo luogo in cui pensano che andrai» gli avevano spiegato- da un orecchio gli entravano e dall’altro gli uscivano.
    Lui semplicemente non poteva più aspettare, la mancanza era troppo forte. Aveva passato troppo tempo pensando di averlo perso per sempre e adesso che aveva la possibilità di vederlo, questa gli veniva negata. Era troppo crudele, non poteva sopportarlo.
    Si passò stancamente una mano sul viso, prima che un altro scatto d’ira avesse la meglio, spingendolo a scaraventare un tavolo contro la stessa porta di prima.
    Sapeva che non serviva a nulla, ma la frustrazione, la rabbia e l’angoscia erano troppe.
    Insomma, come poteva salvare Elliot se non gli permettevano nemmeno di vederlo? E dire che lui teoricamente era il capo, come osavano negargli qualcosa?
    Se lui voleva vedere Elliot, loro dovevano mettersi da parte e non osare nemmeno fiatare.
    Guardò fuori dalla finestra, ormai era calata la notte, forse questa volta sarebbe riuscito davvero a scappare… doveva provarci. La sua unica possibilità era usare il Chain con cui gli avevano fatto stringere un contratto, Jabberwock.
    Spalancò la finestra ed evocò la creatura, salendo sul suo dorso, per volare lontano, verso la magione dei Nightray.
    Il volò non durò che pochi minuti, Jabberwock era veloce, ma a lui parvero interminabili secoli.
    Per fortuna le piume scure del Chain si confondevano nella notte, rendendo impossibile localizzarlo. Volò fino alla finestra della stanza che aveva condiviso con Elliot.
    Lo vide in camera ed il suo cuore perse diversi battiti. Sentiva le lacrime agli occhi per la felicità, ma le ricacciò indietro: ovviamente non avrebbe mai permesso ad Elliot di vederlo piangere.
    Bussò delicatamente alla finestra.
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    Si trattenne a stento dallo spaccargli la faccia a suon di pugni, dopo la sua frase –forse perché una vocina nella sua testa gli aveva appena ricordato che alzare le mani con quel tizio voleva dire finire all’ospedale con il cranio quasi spaccato in due, ma quelli erano solo piccoli, insignificanti dettagli completamente trascurabili, insomma, non è che Elliot gli facesse paura-.
    Lo guardò attentamente, per poi decidere che era meglio concentrarsi solo sul fatto che doveva finire di mettere a posto il negozio in fretta per poi potersene tornare a casa.
    Sentì il biondo starnutire e trattenne a stento un sospiro. “Magnifico, ci mancava anche questa” pensò, per poi sparire sul retro e riempire un bicchiere d’acqua. Sciolse all’interno una pastiglia di Vivin C e torno da Elliot, porgendogli il bicchiere.
    Mise a posto un paio di libri abbandonati in giro per il negozio e passò lo straccio dove prima Elliot aveva avuto la brillante idea di gocciolare.
    «Senti, è chiaro che non hai una macchina, sennò non saresti corso a piedi all’ospedale, il coprifuoco è passato da un po’ e quindi non ti faranno entrare in accademia e i pulman a quest’ora non passano. Se vuoi puoi dormire da me» disse, sapendo che si sarebbe pentito di quella frase.
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    Uh, Sawcchan *^*
    Schiavizzerò al più presto qualcuno (Shicchan) per aprirti l'addestramento <3
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    Leo intendeva farlo uccidere dai Baskerville, che c'entra Pandora?
    Comunque, direi che può andare, fai solo più attenzione ai post di chi ruola con te.
    Addestramento superato.
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    Sta andando bene, fai ancora un post e poi direi che possiamo chiudere


    Vide il duca Barma aprire il ventaglio e usarlo per coprirsi la parte inferiore del viso.
    Sbuffò infastidito: dopotutto nemmeno Barma faceva differenza: era stupido pure lui. Non lo sapeva, quell’arrogante e presunto genio, che il modo più semplice per far capire di nascondere qualcosa, era appunto il farsi vedere a nasconderla?
    Quale poteva essere il motivo di nascondere una bocca se non il celare un ghigno o comunque un’espressione che esprimeva scherno?
    “Sono stufo di essere sottovalutato” pensò, irritato.
    E così Barma si credeva davvero più furbo di lui? Magnifico, gli avrebbe dimostrato fino a che punto avesse torto marcio.
    Con un gesto secco gli abbassò il ventaglio, riuscendo ancora a scorgere l’ombra del ghigno che il duca aveva tentato di nascondere.
    «Trova divertente la mia domanda?» domandò, gelido.
    «Potrei farla uccidere in qualsiasi momento: so che lei ha distrutto la Chiave dei Rainsworth per salvarli da una morte inutile, quindi direi che le conviene parlare» aggiunse.
    Non sapeva per quale motivo stesse insistendo così tanto, semplicemente una specie di morbosa curiosità lo aveva contagiato. Il che era strano, visto che dalla morte di Elliot non provava vero interesse praticamente per nulla.
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    Ambientata poco prima della distruzione dell'ultima Pietra del Sigillo


    Leo si era sempre ritenuto un ragazzo parecchio intelligente… certo, molto spesso non utilizzava la sua intelligenza, nascondendola sotto un pesante strato i asocialità e aggressività, ma ciò non voleva necessariamente dire che fosse uno stupido.
    Gliene diede la dimostrazione ultima il fatto che per quanto ai suoi occhi fosse palese che Barma stesse facendo il doppio gioco, nessuno sembrava essersene reso conto.
    Xerxes Break, ad esempio, quando Barma aveva reso nota l sua alleanza con i Baskerville, si era semplicemente limitato a guardarlo –senza davvero riuscire a vederlo- quell’uomo con una grandissima dose di disprezzo, insomma… come poteva non aver pensato che se Barma aveva distrutto il suo Chain e quello di Sharon era solo per preservarli da una battaglia che li avrebbe portati alla morte?
    Possibile che fossero tutti così dannatamente Stupidi? –Sì, “Stupidi” con la “S” maiuscola, perché il grado di idiozia a cui erano arrivati tutti sfiorava l’epico-.
    S t u p i d i.
    Sospirò: dopotutto la vera domanda che si stava ponendo, dentro di sé, non era “perché nessuno capisce?” ma “Cos’ha in mente Barma?”.
    Poteva chiederlo, mentre erano pigramente seduti in quel patio, a parlare di Jack Vessalius e osservando Fang e Doug che cercavano di distruggere la pietra del sigillo…
    Poteva chiederlo, sì, ma in questo modo pure “Oswald” tramite lui avrebbe conosciuto la risposta… e tutto sommato non gli andava di avvantaggiare quel bastardo.
    Non lo sopportava, non poteva sopportarlo, soprattutto perché non faceva altro che ripetergli quanto la morte di Elliot fosse stata solo colpa sua.
    Atroce.
    Soppesò con lo sguardo il duca, poi decise di fare un esperimento: si concentrò come mai in vita sua e cercò di confinare in un angolino nascosto l’anima di Oswald e quella degli altri Glen.
    Seppe di esserci riuscito quando sentì le voci che solitamente lo tormentavano acquietarsi.
    “Potevo pensarci prima” pensò, lievemente infastidito, per poi godersi qualche attimo di silenzio.
    Finalmente si rivolse al duca: «allora… può essere così gentile da spiegarmi cos’ha davvero in mente?» domandò, atono.


    Bene, spero che l'ambientazione ti piaccia^^
    Questa è una role di prova, quindi in un certo senso devo "valutarti": Cerca di essere più descrittiva possibile riguardo pensieri, sentimenti e altro e cerca di raggiungere minimo le quindici righe.
    Be', buon addestramento^^.
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    Uh, alla fine dato che la Shicchan apre già l'addestramento ad Alice ed io a nessuno, il tuo addestramento lo apro io <3
481 replies since 20/1/2008
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