Posts written by Fade To R e d

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    Sapeva perfettamente che uscire sarebbe stato un azzardo incredibilmente pericoloso per lui, dato che aveva un’intera associazione che gli dava la caccia con fin troppa convinzione.
    “Nemmeno fossi Satana” pensò infastidito, mentre soppesava l’ipotesi di sbattersene ed uscire ugualmente, come gli suggeriva il suo lato più impulsivo.
    Aveva bisogno di leggere.
    Lui aveva il bisogno fisico di leggere, ma nella magione c’erano solo libri sull’Abisso, i Sigilli ed i contraenti… insomma, nonostante fossero tornati tutti indietro nel tempo e quindi Elliot fosse momentaneamente salvo, lo infastidiva non poco leggere di cose che potevano ricongiungersi a ciò che era stata la sua morte.
    Non aveva la minima intenzione di leggere libri riguardanti l’Abisso, ma aveva assolutamente bisogno di leggere.
    La soluzione era abbastanza ovvia: biblioteca pubblica.
    E lui non poteva andarci, o si sarebbe fatto arrestare in meno di un paio di secondi.
    Sbuffò infastidito, decidendo che se davvero voleva uscire, doveva rendersi almeno un minimo irriconoscibile.
    Ripescò da un cassetto gli occhiali spessi che anni addietro gli aveva comprato Elliot e li mise, per poi mettersi i vestiti più anonimi che riuscì a trovare ed un mantello di un grigio spento.
    Si stiracchiò e tirò su il cappuccio, per poi guardarsi allo specchio: perfetto, non c’era praticamente nulla che potesse farlo associare a Leo Baskerville, quindi poteva uscire.
    Un altro lieve problemino era il fatto che –assurdamente, dato che lui in teoria doveva essere il “capo”- gli avevano imposto di non uscire.
    Riusciva vagamente a capire le loro ragioni, dopotutto avevano passato anni a cercarlo, ora non potevano rischiare che si facesse catturare come un beota… ma forse a loro sfuggiva il fatto che Leo non fosse affatto stupido e soprattutto che non ci tenesse per nulla a farsi un bel tour nelle prigioni di Pandora.
    Riuscì miracolosamente a sgattaiolare fuori e corse in direzione di Reveil.
    Odiava profondamente correre, ma non avevano cavalli ed evocare Jabberwock sarebbe stato oltremodo stupido, dato che stava appunto cercando di non farsi riconoscere ed un bestione di quattro metri per quattro non sarebbe affatto passato inosservato.
    In una mezz’oretta raggiunse la città e si intrufolò il più velocemente possibile all’interno della biblioteca pubblica.
    Per la prima volta da mesi si sentì a suo agio e inconsciamente sorrise, avvicinandosi agli scaffali. Prese un paio di libri che voleva leggere da secoli e cercò un tavolo da lettura vuoto e possibilmente appartato.
    Lo trovò dopo qualche minuto di ricerca e si sedette, aprendo uno dei libri che aveva preso.
    “Finalmente”.

    Edited by __Bad Apple__ - 17/8/2013, 13:23
  2. .
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    Edited by __Bad Apple__ - 1/8/2013, 17:30
  3. .
    Elliot accettò la sua proposta e in un certo senso la cosa gli fece pure piacere- non abbastanza da darlo a vedere, ovviamente-.
    Gli interessava.
    Trovava Elliot maledettamente interessante: all’apparenza era così forte, sembrava che nulla potesse abbatterlo o anche solo scalfirlo, eppure erano bastate una manciata di ore per scoprirlo incredibilmente fragile, incredibilmente bisognoso di qualcuno su cui appoggiarsi.
    Era evidente che ciò che aveva raccontato a lui non l’aveva mai raccontato a nessuno, era circondato da un’ambiente dove discorsi come quello che aveva fatto sarebbe stato del tutto incompreso, ignorato o addirittura fonte di derisione.
    Decise che sarebbe stato l’appoggio di Elliot, per quanto fosse una decisione assurda, contando che lo conosceva da poche ore, durante le quali era quasi stato ucciso dal biondo. Forse era la tarda ora o forse no, dopotutto non aveva mai patito il fatto di non dormire un numero umanamente accettabile di ore.
    Sospirò, non riuscendo a pensare che una buona parte del suo interesse derivava dal fatto che Elliot era dannatamente bello e che sarebbe stato ancora più bello a letto –nel suo letto, dato che non aveva una stanza per gli ospiti… e ringraziò il cielo di non averla-.
    Uscì dal negozio e gli fece cenno di fare lo stesso, per poi spegnere le luci, chiudere a chiave la porta, abbassare la saracinesca e chiudere a chiave anche quella.
    «Visto? E’ così che si chiude un negozio~»
  4. .
    Ridacchiò quando l’atro disse che i suoi muscoli erano belli da vedere, nemmeno gli avesse letto nel pensiero.
    «ma quanto siamo modesti, Mister Muscolo~» lo prese in giro, decidendo che se Elliot voleva stare sdraiato su un fianco per fargli spazio andava benissimo: lui si sarebbe comodamente steso di schiena.
    Si sistemò meglio, mettendosi comodo comodo, quasi a volerlo prendere in giro per il fatto che, se qualcuno fosse entrato in quel momento, tra i due era Elliot quello che sembrava un servo.
    Insomma, gli aveva appena tagliato i capelli –incombenza che spettava ai servi, non ai padroni- e adesso lui se ne stava comodo mentre Elliot –e la sua magnifica massa muscolare- se ne stavano in un angolino su un fianco.
    «Be’, buonanotte~~» disse allegramente.
  5. .
    Suonava decisamente strano e soprattutto macabro, ma il sangue di Elliot aveva un sapore delizioso, niente a che vedere con quello che aveva dovuto bere per stringere i suoi altri quattro contratti.
    Si rese conto che probabilmente la pensava così perché Elliot non era un banalissimo Chain con cui era stato praticamente costretto dal suo stesso nome a formare un contratto… no, lui era Elliot, il suo migliore amico e quel sangue sugellava non un contratto ma il fatto che sarebbero per sempre rimasti insieme, che niente avrebbe più potuto dividerli, e questo rendeva quelle gocce scarlatte puro nettare.
    Ormai il contratto era stretto, eppure non aveva la minima voglia di separarsi da Elliot.
    Perché avrebbe dovuto farlo, poi? Non c’era nessuna ragione per cui avrebbe dovuto separarsi da quelle labbra così calde, vive, rassicuranti.
    Anche Ellio doveva pensarla così, perché non solo non si separò, ma ebbe la paradisiaca idea di approfondire il bacio.
    Accarezzò teneramente la lingua di Elliot con la sua provando a quel contatto un piacevolissimo brivido che gli attraversò tutta la schiena.
    Quando Elliot lo strinse forte a sé, decise che voleva passare il resto della sua vita in quel modo, legato indissolubilmente al ragazzo in quel modo, avvolto dal suo calore.
    Si rese conto che erano pensieri assurdi da fare, lui ed Elliot erano solo amici… no?
    Eppure gli amici non si baciano, soprattutto in modo tanto appassionato. Quella situazione era decisamente assurda, ma decise di non pensarci e non rovinarsi il momento: probabilmente una volta separati, Elliot sarebbe arrossito oltre la normale sopportazione umana e avrebbe iniziato a borbottare scuse assurde, nemmeno gli avesse fatto del male.
    Meglio godersi il momento finché sarebbe durato, quindi si permise di accarezzargli lentamente la schiena.
  6. .
    Alzò appena gli occhi al cielo quando Elliot gli fece cenno di seguirlo. L’avrebbe seguito ugualmente, sia perché agognava un po’ d’ombra, sia perché non aveva voglia di andarsene in giro senza Elliot, ma detestava quei piccoli gesti che –anche se sicuramente Elliot non intendeva- facevano sembrare che Leo fosse un cagnolino ammaestrato.
    Si sedette subito all’ombra, decidendo di ignorare quel particolare, e si stupì di quanta fosse la differenza tra lo stare all’ombra o sotto il sole. Se al Sole si moriva dal caldo, all’ombra dell’albero si stava divinamente.
    Si stiracchiò pigramente ed ascoltò ciò che disse Oz
    «Così, tanto per la cronaca, io l’avevo detto ad Elliot che non avrebbe ricavato nessuna risposta degna di essere chiamata tale, ma come sempre non mi ascolta~» ci tenne a precisare con tono leggero come l’atmosfera che si era creata per tutto il cortile.
    Era piacevole sentire tutta la tensione allentarsi.
    Si stiracchiò ancora e guardò gli altri due bere il tea.
    «Ma come fate a bere quella roba bollente con il caldo che fa?»
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    Oz non fece alcun tipo di resistenza quando lui iniziò a sbottonargli la camicia lentamente e questo lo rassicurò parecchio, facendogli acquisire coraggio in ciò che stava facendo.
    Nonostante avesse la mente del tutto annebbiata a causa di quel bacio mozzafiato, le sue mani si muovevano fin troppo agevolmente nel svestirlo.
    Il biondo si sbarazzò della camicia, facendo lo stesso con la sua giacca e questo lo fece inevitabilmente sorridere in modo quasi impercettibile.
    Prese ad accarezzare lentamente la pelle del ragazzo, capendo finalmente per quale motivo Oz stesse facendo tutto ad una lentezza che al principio pareva esasperante.
    Era partito con l’idea di esplorare una cripta e adesso stava esplorando il corpo di Oz, cosa decisamente più piacevole, ma che richiedeva la stessa calma. Non voleva perdersi nemmeno un millimetro di quella pelle deliziosamente morbida.
    Passò i polpastrelli sul petto del ragazzo, prestando particolare attenzione ai capezzoli, per poi sfiorare con adorazione i fianchi e la schiena, continuando a baciarlo languidamente, nonostante ormai avesse bisogno di ossigeno.
    Poco dopo si separò a malincuore, decidendo di dedicarsi al collo bianco ed invitante dell’altro. Lo leccò e mordicchiò lentamente, assaporando pienamente la pelle di Oz, senza smettere di accarezzarlo.
    Gli sfiorò l’addome e scese ancora più giù, questo finché non arrivò all’intralcio rappresentato dai pantaloni del ragazzo.
    Ebbe una lievissima smorfia infastidita, decidendo che pure quell’indumento doveva sparire e doveva sparire subito.
    Gli slacciò quindi i pantaloni, mentre dal collo scendeva a baciargli il petto.
  8. .
    Oz era evidentemente combattuto tra la consapevolezza che dovevano assolutamente andarsene da lì e il non volere che lui si sforzasse troppo… alla fine il raziocinio ebbe la meglio ed il biondo diede il suo consenso.
    Leo si appoggiò stancamente al muro, guardando il biondo finire di indossare gli indumenti ad una velocità folle. Nonostante la situazione, non riuscì ad impedirsi di pensare che osservarlo vestirsi era davvero una sofferenza, era così bello nudo, i vestiti non gli rendevano affatto giustizia, per quanto fosse perfetto anche con quelli addosso.
    Quando il biondo finì, Leo spalancò la finestra, guardando l’entrata della locanda.
    Sentiva perfettamente i passi avvicinarsi pericolosamente, ma evocò Jabberwock solo quando anche l’ultimo degli agenti di Pandora fu entrato all’interno dell’edificio.
    Salì sul dorso della creatura e prese per mano Oz, aiutandolo a fare lo stesso e sentendo quindi una dolorosissima fitta alla spalla che decise di ignorare.
    Subito si sentì provato dall’evocazione, ma strinse i denti e guidò il Chain a sollevarsi in volo appena in tempo per sentire gli agenti abbattere a calci la porta, entrando nella stanza.
    Fecero il giro della locanda, fino ad arrivare sul retro, e cercò un posto abbastanza riparato per atterrare.
    Niente da fare, la maggior parte dei vicoletti erano troppo stretti per permettere a Jabberwock di passare e non era il caso di atterrare in una delle vie principali e piene di gente.
    Si morse un labbro e fece qualcosa di terribilmente stupido: obbligò Jabberwock a volare alla massima velocità che poteva raggiungere, dirigendolo fuori dalla città, nel mezzo di un bosco.
    Ci vollero pochi minuti, ma a lui sembrarono secoli. Ogni millesimo di secondo gli costava dolore e fatica.
    Fece atterrare Jabberwock vicino ad un fiume, cadendo a terra senza forze appena terminò l’evocazione.
  9. .
    Avrebbe voluto intimargli di staccarsi, quando Elliot decise che abbracciarlo poteva essere l’ennesima ed ultima brillante idea della giornata.
    Avrebbe davvero voluto che la smettesse… o forse no?
    Elliot sicuramente non aveva mai avuto contatti fisici che non comprendessero tecniche di lotta corpo a corpo o cose simili, forse quell’abbraccio gli avrebbe dato un po’ di serenità, soprattutto in quel momento, divorato dalla febbre.
    Sospiro e decise quindi di lasciarlo fare.
    Elliot si addormentò quasi subito e lui quindi si concesse finalmente di piangere per sua cugina, nascondendo il viso nel sacco a pelo e cercando di essere il più silenzioso possibile per non disturbare il biondo.
    Molto lentamente si girò vero il ragazzo, poggiando il viso sul suo petto e continuando a piangere
    “Perché ti sei offerto come tributo?!” pensò, quasi con rabbia. Dopo aver sfogato la disperazione per sua cugina, lo assalì l’angoscia per il fatto che in un modo o nell’altro avrebbe perso anche Elliot.
    Certo, potevano provare a cambiare tutto, ma c’erano possibilità quasi inesistenti di riuscita. O uno o l’altro o entrambi sarebbero morti. In un modo o nell’altro avrebbe perso anche lui… e si rese conto del perché non voleva farlo entrare oltre il suo Muro.
    Affezionarsi era più letale di un veleno o di una spada che trapassa il cuore.
    “Dannato bastardo! Se tu non ti fossi offerto come tributo io ora mi sarei fatto ammazzare dal primo fottutissimo favorito e fine di tutto… almeno per me…”
    Continuò a piangere per parecchie ore, per poi limitarsi a stare con gli occhi chiusi, ma assottigliando l’udito, non si fidava ad addormentarsi senza qualcuno di guardia, era impensabile.
    Dopo un tempo per lui indefinibile, sentì qualcosa contro la coscia e quando capì cos’era, arrossì fino a livelli inimmaginabili.
    Si trattenne a stento dallo sbraitare e riempire l’altro di botte. Insomma! Non poteva farsi venire un’erezione mentre era in un sacco a pelo con un’altra persona!
    Sbuffò infastidito, decidendo di fare finta di nulla: sapeva che era una cosa del tutto involontaria e per di più Elliot era ancora malato, non poteva picchiarlo, era contro la sua etica professionale.
    Fece finta di dormire e dopo poco sentì Elliot svegliarsi e accorgersi di quel piccolo problemino, girarsi di conseguenza e cercare di aprire il sacco a pelo.
    Non riuscì a reprimere una risatina, quando si accorse che la cerniera del sacco a pelo era bloccata.
  10. .
    Continuò a riflettere per tutto il tragitto, questo almeno finché non posò finalmente i piedi a terra, a pochi passi dall’entrata della scuola.
    Ebbe appena il tempo di un respiro, prima che il biondo lo affiancasse e gli dicesse che dovevano abbandonare la scuola, scappare.
    Si concesse una rapida occhiata al castello, poi tornò a rivolgere lo sguardo ad Elliot.
    «Questo è totalmente fuori discussione» disse in un sussurro.
    Capiva il punto di vista di Elliot, la sua paura e ciò che probabilmente pensava che sarebbe successo, ma scappare sarebbe stato peggio ancora.
    «Se scappiamo e domani scoprono che quella studentessa è sparita, noi saremo etichettati come i colpevoli, senza contare che ci troverebbero subito e allora qualsiasi cosa potremmo dire non servirebbe a nulla, ci accuserebbero senza nemmeno approfondire la situazione e passeremo il resto della nostra vita ad Azkaban. Entrambi.
    Senza contare che per prepararti l’antilupo ho bisogno dell’attrezzatura e soprattutto degli ingredienti estremamente difficili da trovare in qualsiasi posto che non sia la dispensa di Piton. Adesso ascoltami bene, perché questo è ciò che faremo: torneremo a scuola, andremo da qualche parte dove potrò sistemare meglio le nostre ferite in modo che siano totalmente invisibili e poi torneremo nei nostri dormitori.
    Domani durante l’intervallo attaccherò briga con qualcuno e farò in modo che la mia bacchetta si spezzi e nel frattempo i professori inizieranno a cercare la ragazza. Con tutti gli incidenti che succedono in questa scuola –tipo l’anno scorso con Montague e quell’armadio svanitore- non penseranno subito che sia morta.
    Passeranno almeno un paio di giorni prima che inizino seriamente a cercarla e in ogni caso se dovessero chiederci qualcosa, quello sospetto sarei io e non tu… quindi in ogni caso ti insegnerò a preparare l’antilupo».
  11. .
    ABILITAZIONI

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    ABBONAMENTI
    -A cosa serve?
    L’abbonamento vi permette di essere avvisati ogni volta che il Clockwise Doom GDR indice una Lottery e/o Contest. E’ a vostra discrezione la scelta di abbonarvi a entrambi o solo ad uno dei due.
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    Ovviamente, se avete intenzione di abbonarvi, direi che sarebbe carino partecipaste se non proprio a tutte le Lottery e/o Contest, almeno alla stragrande maggioranza.
    Verrete rimossi dai nostri abbonati dopo tre assenze consecutive.

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    3- aelysium gdr // Topic

    Edited by __Shiroi « - 20/8/2013, 13:16
  13. .
    Benvenuterrima<3 tranquilla, non ammazziamo nessuno xD
    Piacere di conoscerti, io sono Alicchi, la founder e ruolo Leo~
    Uhm... Per Reim devo chiedere alle altre per chi apre l'addestramento, ho una mezza idea, ma devo chiedere alle altre~~
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    Benvenuti al contest tutto targato Pandora Hearts indetto dal Clockwise Doom GDR

    Tutto ciò che dovete fare è scegliere uno schieramento (Fluff o Angst) e scrivere una storia al riguardo.
    Nonostante i due schieramenti, la classifica finale sarà mista; verrà anche fatta una somma del punteggio complessivo di ciascuna delle due parti e tutti i concorrenti dello schieramento con il punteggio più alto avranno una recensione in più a quelle previste nei premi.

    Ma non finisce qui, se scriverete su determinati Pairing potrete ottenere fino a due punti bonus (dipende da come il pair viene trattato). Le coppie in questione sono:

    -Elliot/Leo
    -Oz/Leo
    -Break/Elliot
    -Vincent/Leo
    -Break/Vincent
    -Barma/Break
    -Levi/Oswald
    -Elliot/Alice(Volontà dell’Abisso)
    -Cheshire/Alice(Volontà dell’Abisso)
    -Oz/Lacie
    -Vincent/Gilbert
    -Break/Reim
    -Jack/Leo



    Ora passiamo a parlare di burocrazia: accetto quasi tutto, quindi facciamo prima ad elencare ciò che NON accetto.

    -Storie edite (ad eccezion fatta per quelle che partecipano ad altri contest i cui risultati devono ancora uscire).
    -Generi: Demenziale, Parodia
    -Avvertimenti: incompiute, pwp.
    -Linguaggio sms o emoticon
    -Drabble
    -OOC non giustificato: se, ad esempio, Vincent dovesse sbattere la testa, perdere la memoria e di conseguenza cambiare il suo rapportarsi con gli altri, sarebbe giustificato. Se diventa il migliore amico di Break così, perché vi gira, no.
    -OC insignificanti. Se dovete inserire nuovi personaggi, date loro un senso ed una caratterizzazione.



    Per il resto, potete scrivere qualsiasi cosa, mi sembra di non aver messo troppi paletti alla vostra creatività.

    Una volta scritta la storia, inviata all’indirizzo [email protected] scrivendo come oggetto “Fluff vs. Angst [Pandora Hearts Contest]” con la storia come Allegato o come testo della mail.
    Prima della storia, dovrete inserire questo specchietto:

    Autore: (anche il nick di efp in caso fossero differenti)
    Genere:
    Rating:
    Personaggi:
    Pairing bonus: (se utilizzato)
    Avvertimenti:
    Introduzione:
    Eventuali note:



    Le storie verranno giudicate secondo questi criteri:

    - Grammatica e sintassi: x/20
    - Originalità: x/15
    - IC: x/15
    - Attinenza al tema: x/10
    - Gradimento personale: x/10
    - Bonus Pairing: x/2
    -Totale: x/72


    Premi:

    1° classificato: quattro recensioni + recensione alla storia iscritta + banner personalizzato.
    2° classificato: tre recensioni + recensione alla storia iscritta + banner personalizzato.
    3° classificato: due recensioni + recensione alla storia iscritta + banner personalizzato.
    Altri: recensione alla storia iscritta + banner partecipazione.


    Premi speciali:

    Migliore storia fluff: una recensione.
    Migliore storia angst: una recensione.


    Spero che il contest vi piaccia. Per qualsiasi cosa, chiedete pure <3
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    Rimase il più possibile stretto ad Elliot, desiderando di non mettere mai fine a quel contatto, anche se sapeva perfettamente come sarebbe andata a finire.
    Prevedibilmente, dopo un po’ Elliot si separò da lui, rosso quasi quanto i capelli di Barma e l’aria terribilmente imbarazzata, esattamente come se lo ricordava. Era decisamente rassicurante.
    Solitamente avrebbe sbuffato infastidito alla frase di Elliot riguardo a cosa ne pensasse di abbracci e simili, ma non riuscì a non sorridere, perché il biondo aveva reagito esattamente come aveva previsto lui e anche questo rientrava nelle cose rassicuranti.
    Finalmente riaveva la sua vita.
    Annuì appena quando Elliot gli fece notare di non aver risposto alla sua domanda: ovviamente sapeva benissimo di non averlo fatto. In effetti voleva rimandare al più tardi possibile le spiegazioni.
    Si rese conto che tutto doveva risultare così assurdo agli occhi di Elliot: per quanto ne sapeva il biondo, lui era sparito nel nulla, senza darli spiegazioni e per di più era un ricercato.
    Non poteva sapere che quei giorni erano già esistiti seppur in maniera diversa.
    “Nella prima versione di “oggi” tu eri incazzatissimo per aver preso un brutto voto in latino e proprio in questo momento saresti nel bel mezzo di uno sproloquio interminabile su quanto il latino sia una materia inutile” pensò, con un pizzico di nostalgia. Dopotutto era molto più semplice nella prima versione dell’attuale presente, anche se l’epilogo era stato decisamente un incubo.
    Sospirò e gli spiegò tutto.
    Be’, non proprio tutto, ad essere sinceri; decise di voler mettere alla prova Elliot, per vedere fino a che punto tenesse a lui: gli raccontò tutto meno che Jack non fosse l’eroe che si credeva. Non gli spiegò che in realtà i Baskerville erano dalla parte del giusto, che a Sablier cercarono solo di limitare i danni, anche se era significato uccidere decine e decine di persone.
    Come avrebbe reagito Elliot?
481 replies since 20/1/2008
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