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Akaneko
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Vincent Nightray era sul punto di sferrare un altro degli infallibili attacchi del suo Domios, quando all'improvviso tutti i rumori della battaglia cessarono. Era come se niente fosse successo, come se quello scontro non fosse mai esistito, anzi come se fosse stato cancellato molto di più. Da prima Vincent si guardò attorno per capire, vide altre persone disorientate come e più di lui. Si fermò, chiuse gli occhi e cercò di svelare quel mistero. Ripercorse mentalmente ciò che era successo. La prima cosa che gli venne in mente fu Gilbert, il quale aveva tradito i Baskerville per difendere proprio Oz che occupava il corpo della persona che l'aveva ferito. No, non importava, non era il momento per quei pensieri, non era il caso di riflettere su ulteriori dubbi. Ricordò il piano di Oswald di tornare indietro nel tempo per uccidere Lacie e la battaglia scatenata da quel fastidioso moscerino di Oz, da Alice e dal suo amato fratello, Gilbert.
“Ma certo il sigillo di Oswald” si disse e fu chiaro quello che era successo. Il sigillo doveva essere stato attivato, ma non era tornati al tempo prestabilito, probabilmente perché non era stato completato.
Sapere perché era lì comunque non bastava. I pieni dei Baskerville erano stati rovinati e bisognava agire, contrattaccare. Era deciso a raggiungere i suoi piani come sempre ad ogni costo. Doveva rintracciare quello che ora era il suo padrone, Leo o meglio Oswald e riorganizzarsi.
Iniziò a cercarlo in giro senza molti problemi, cercando di richiamare alla memoria dettagli utili. Quando Break era scappato, grazie all'aiuto di Sharon, aveva subito cercato di ricatturarlo, non si sarebbe mai fatto scappare l’occasione di torturarlo ancora, ma non ne aveva avuto modo. Ricordò di aver visto Oz cercare di far tornare in se’ il Leo e si diresse dove li aveva visti l'ultima volta. Trovò Oswald dopo non poche ricerche, era solo. Quando lo vide capì immediatamente che quello che aveva davanti non era Oswald.
<<leo>> esclamò senza quasi rendersene conto, poi mostrò nuovamente uno dei suoi sorrisetti.
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Si rese immediatamente conto della sciocchezza che aveva fatto.
Dopo essere tornato in sé, aveva parlato con Oz e nella sua mente era arrivato all’unica ovvia conclusione: non sarebbe riuscito –almeno per il momento, beninteso- a far del male a lui o a tutti coloro che erano stati coinvolti.
Non per qualche strana forma di “pietà”, non ne aveva mai avuta… semplicemente era appena tornato ad esistere, dopo aver passato un tempo per lui indefinito chiuso stretto nella propria psiche, prima di fare qualsiasi cosa, aveva bisogno di capire cosa stava succedendo e soprattutto quali erano le conseguenze del loro essere tornati indietro nel tempo.
Forse addirittura la vita aveva deciso di restituirgli Elliot.
Probabilmente fu in vista di quella possibilità che aveva deciso di permettere ad Oz e a tutti gli altri di fuggire: Elliot con che occhi l’avrebbe guardato, se lui fosse diventato un assassino?
E poi non poteva certo macchiare del sangue di Oz la spada di Elliot; sapeva che se lo avesse fatto, il biondo non l’avrebbe mai perdonato.
Si concesse un sospiro e si accucciò sul pavimento, rimuginando su tutto ciò che era successo e cercando di capirci qualcosa, pur sapendo perfettamente che non avrebbe ricavato nulla da quelle riflessioni, non senza qualcuno a spiegargli ciò che era accaduto durante le lacune disseminate nella sua memoria.
Era talmente concentrato che sobbalzò dallo spavento quando sentì Vincent esclamare il suo nome –forse a voce fin troppo alta-.
Sembrava quasi stupito e non riuscì a dargli torto: probabilmente pensava –sperava- di trovarsi davanti Oswald, ed invece c’era solo Leo.
“Spiacente, ma dal momento che siamo tornati indietro nel tempo le Pietre del Sigillo non sono ancora state distrutte e Oswald non può prendere il controllo” pensò.
Sospirò, puntando le iridi scure sul biondo: mai come in quel momento fu contento di vederlo.
«Vincent» esordì lui, con voce ferma «voglio sapere nel dettaglio tutto ciò che è successo da quando Oswald ha preso il controllo del mio corpo».. -
Akaneko .
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Gli occhi, i capelli, il viso; quello era senza dubbio il corpo che fino a poco tempo prima era occupato da Oswald. Ma le espressioni, l’atteggiamento, di sicuro non erano i suoi… Quando parlò, Vincent ne ebbe la conferma, quello che aveva davanti era Leo e non solo nel corpo. Il Nightray sorrise tra se’ e se’, era ovvio, come aveva fatto a non pensarci prima? Le Pietre del Sigillo erano intatte e quindi Oswald non aveva ancora il controllo sul suo corpo.
Questo era un problema, a prendere le redini in mano ormai era stato Oswald. Riorganizzarsi, portare avanti i loro piani, sarebbe stato molto più difficile così…. Inutile pensarci, non importava chi aveva davanti, doveva perseguire il suo scopo. Del resto dopo averlo portato via da Pandora, era a Leo che aveva giurato fedeltà.
Per la prima volta quel ragazzo sembrava quasi contento di vederlo.Gli sorrise in un modo che per lui doveva essere “dolce”.
Si prese qualche secondo di tempo per pensare a cosa dire, doveva essere preciso e dettagliato, ma allo stesso tempo evitare qualunque tipo di crisi da senso di colpa. Iniziò:
«Oz, Break e Sharon erano stati fatti prigionieri, ma Oz è scappato con l’aiuto di Oscar e di …Gilbert» Su quest’ultimo nome la voce di Vince esitò, come a voler rifiutare quella verità, ma fu questione di pochi istanti, riprese. «Non so esattamente come, probabilmente con l’aiuto di Reim, Oz, Gilbert e Alice hanno organizzato un piano per salvare gli ostaggi. Tu…volevo dire Oswald aveva costruito un sigillo per tornare indietro nel tempo ed uccidere Lacie per evitare la nascita della Volontà dell’Abisso; ma durante il combattimento con Oz si deve essere attivato involontariamente. Credo che essendo incompleto ci abbia riportato indietro nel tempo, ma non nel momento che volevamo».
Era la spiegazione più breve ed indolore che Vincent potesse dare, una volta terminata, osservò l'altro per cercare di interpretare la sua reazione..
Confusione e riorganizzazione.Role tra Vincent Nightray e Leo Baskerville |
