Votes given by __shiroi

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    - Non è un'illusione. Cinque anni lo dimostrano: il corpo di Oz non sta crescendo, sta regredendo man mano. Il viso da uomo si trasforma sempre più in quello di un ragazzo.
    E' dopo aver compiuto venticinque anni che il corpo, per lui, sembra ringiovanire invece che invecchiare.
    Da solo nella sua stanza, il giovane duca Vessalius non può fare a meno di pensare a quello strano accadimento... Forse può valere la pena di provare a chiamare Jack?
    D'altronde con chi potrebbe parlare, adesso che deve nascondersi alla sua stessa famiglia? Adesso che sono quindici anni che il suo fedele servo, che il suo fedele amico è scomparso? -


    SPOILER (click to view)
    15 anni nel futuro.
    What if? in cui non si conosce ancora la vera natura di Jack.
    Un po' di misteri ti attorniano, intanto mi aspetto un bel post introspettivo e sentiti libera di far agire il tuo personaggio nel modo che preferisci. Ricorda però che le tue azioni potrebbero influenzare l'andamento della quest.
    Io ti raggiungerò nel prossimo capitolo ;)
    Spero ti piaccia l'idea e, per qualunque chiarimento sono a disposizione ;)

    Ordine di postaggio:

    - Master
    - Oz Vessalius
  2. .
    Rimase completamente interdetto quando vide quel viscido del duca Barma colpire Oz con quel suo assurdo ventaglio.
    Cose da pazzi, per delle informazioni aveva davvero intenzione di picchiare Oz? Il biondo dopotutto era il diretto discendente di Zai Vessalius, quel comportamento avrebbe potuto causare facilmente un disastro diplomatico… possibile che quel folle non ci avesse pensato?
    Quando si riprese dalla sorpresa fece per intervenire in difesa di Oz, ma gli occhi di quest’ultimo diventarono improvvisamente rossi, cosa che lo lasciò nuovamente spiazzato e al tempo stesso spaventò appena, poi ricordò: Oz era pur sempre un contraente e a quanto glie era parso di capire il suo Chain era anche parecchio potente.
    Non riuscì a trattenere un sorrisetto. Come duca, ovviamente Barma era il contraente di uno dei Chain dalle ali nere, ma qualcosa nella sicurezza nello sguardo di Oz gli suggerì che forse il duca poteva trovarsi in svantaggio.
    «Duca Barma, lei è molto anziano, non è assolutamente detto che lei viva ancora a lungo… ed è per questo a mio parere che ha così tanta fretta di mettere le mani sulle informazioni che possiede Jack Vessalius. Analizziamo le cose come stanno: lei non ha eredi, se dovesse morire il casato dei Barma cadrebbe e la sua intera biblioteca diventerebbe proprietà di Pandora e a quel punto io e Oz –che siamo ancora molto giovani, avremo tutto il tempo di mettere le mani su ciò che lei si ostina a non dirci adesso, detto questo, è pregato di parlare oppure noi ce ne andremo e lei rimarrà nel dubbio di non riuscire ad arrivare ad una conclusione prima della fine dei suoi giorni».
  3. .
    Difensivi, i piccoletti. Decisi di arrivare dritto al punto della questione.
    «Potresti aver ragione, piccolo quattrocchi» replicai, con un ghigno. «Ma ho molte possibilità di scoprire molto di più. Non credere che Jack Vessalius sia la mia "unica ancora di salvezza", perché se in tutta la mia vita ho scoperto molte cose riguardo a Sablier potrei tranquillamente continuare prima di morire, e sicuramente arrivare a scoprire cosa successe. Ma vedi, caro piccolo quattrocchi, ho intenzione di fare le cose più velocemente possibile.» dissi. «O forse non ci avevi pensato?»
    Feci un sonoro sbadiglio. «Ah, caro. Tu dici che il fatto che sei un Baskerville è chiaramente una balla. Ma sai benissimo che io non mento, anzi, alludo alla verità tralasciando i dettagli. Ma la decisione di non credermi è tutta tua.»
    Osservai poi, di nuovo, il biondino Vessalius. «Piuttosto, non ho voglia di sprecare tempo che posso utilizzare per attuare il mio piano.»
    Diedi un colpo allo stomaco con il ventaglio al piccolo Vessalius, che tanto piccolo non era d' età, e poi lo afferrai per il colletto della camicia.
    «Mi rammarica molto dover fare questo, biondino. Ma devo creare una situazione di pericolo, affinché Jack esca.»
  4. .
    Accoccolato contro Oz, completamente avvolto nel suo calore, non era riuscito ad evitare di assopirsi.
    Non sognò, o meglio, se sognò fu solo un’immensa distesa di nero profondo, senza fine, un qualcosa talmente privo di sensi che non poteva essere definito davvero “sogno”, però era pur sempre qualcosa che occupava la sua mente ed il suo tempo.
    Tempo… perché quella parola gli risuonava pericolosamente nella coscienza?
    Tempo!
    Non aveva tempo!
    Aveva gli uomini di Pandora sulle sue tracce, non poteva perdere tempo a dormire, dannazione!
    Si svegliò di scatto, trovando Oz vestito a metà accanto alla finestra che si guardava nervosamente attorno, decisamente un pessimo presagio.
    «Sono qua sotto, vero?» chiese.
    Non aspettò una risposta e si alzò dal letto, iniziando a vestirsi, decidendo di ignorare completamente il male alla spalla: non aveva assolutamente tempo per quello, non era una cosa minimamente contemplabile.
    Pensò a cosa fare: non poteva nemmeno evocare Jabberwock e scappare volando, nelle condizioni in cui era l’evocazione non sarebbe durata più di pochi secondi e avrebbero rischiato di precipitare… quindi, come fare?
    Erano in una situazione che si sarebbe potuta definire “di merda”. Si avvicinò alla finestra e scostò le tende quel poco che bastava per vedere una mezza dozzina di uomini con la divisa di Pandora. Sospirò, non aveva altra scelta…
    «Aspettiamo che entrino nella locanda, poi evocherò Jabberwock il tempo necessario a farci uscire dalla finestra senza sfracellarci al suolo e poi potremmo cercare un nascondiglio nelle vicinanze: loro sicuramente si aspetteranno una vera e propria fuga il più lontano possibile, non ci cercheranno nelle immediate vicinanze della locanda» disse a bassa voce.
  5. .
    Barma aveva risposto alla sua considerazione dei fatti con una domanda così dannatamente idiota che per un attimo ne rimase sconcertato.
    «È ovvio che se Jack non si degna di far uscire le sue nobile terga dobbiamo scomodare quelle di qualcun altro, anche se, mi permetta di dirlo apertamente, penso che avrei notevolmente preferito ingoiare un centinaio di chiodi che rivolgermi proprio a lei~ purtroppo per le risposte che cerchiamo non possiamo rivolgerci ad altri» si prese la briga di spiegare. Sì, era stato sgarbato e, sì, non gliene importava più minimamente.
    Se prima aveva avuto un qualche scrupolo, adesso non più. Quell’odioso nobile li stava usando e lui non poteva sopportarlo.
    Sospirò ed ascoltò distrattamente lo scambio di battute tra Barma ed Oz, sorridendo compiaciuto nel constatare che anche Oz sembrava aver perso le staffe e deciso di abbandonare le buone maniere. Non erano due stupidi sprovveduti e Barma avrebbe smesso preso di trattarli come tali.
    «Già, e poi c’è dell’altro: non mi piace cosa sta succedendo. Sappiamo tutti che Jack Vessalius si prende la briga di uscire solo quando Oz è in pericolo ed io credo che lei abbia detto quell’idiozia circa il mio essere un Baskerville solo per far sentire Jack minacciato… ebbene, Oz non è un soprammobile creato come contenitore per Jack Vessalius ed io non sono il meccanismo per farlo uscire allo scoperto, quindi, duca Barma, vediamo di giocare a carte scoperte: lei sta cercando di ottenere informazioni esattamente come noi, se io ed Oz decidessimo di andarcene ci perderebbe anche lei… ma, vede, noi due siamo ragazzini dopotutto, non ci cambierà troppo il fatto di non venire a conoscenza di un paio di cose, qualche mese e ce ne saremo già scordati, ma lei ha dedicato tutta la vita in cerca di informazioni, dev’essere frustrante vedersi sfuggire sotto il naso la possibilità di attingere alla fonte».
5 replies since 19/8/2009
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